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Non vorrei fare della retorica,
ma il bilancio in questi giorni è inevitabile,
e comunque indubbiamente  utile per essere
sicuri che stiamo percorrendo la strada giusta.
Anche quest’anno mi ha portato tante cose nuove, tra queste il mio blog.
E questa è stata una buona scelta.
Io sono sempre stata molto emotiva, anche da piccola, forse lenta nelle mie reazioni,
forse neanche troppo sveglia,
ma sicuramente sensibile a quello che mi stava attorno.
Non eccezionale, ma una normale bambina dotata di una normale  sensibilità.
La cosa triste è stato che forse  all’epoca la cosa non veniva capita molto.
Saranno stati gli anni ’60, carichi di euforia quasi isterica… non lo so,  ma la frase che mi sentivo ripetere più spesso è stata:
è una debole, piange per nulla…nella vita non sarà buona a nulla!!!
La vita è per chi sa combattere,  di chi sa farsi sentire…
Ho passato anni convita anche io di questo,
non sarei mai stata brillante, non ne ero capace, al limite bravina.
Bravina a scuola, bravina a casa, appariscente mai , emotiva sì, tanto!
Fino a che le difficoltà inevitabili della vita mi hanno  fatto cominciare
a vedere la cosa con altri occhi…
Non era il successo o arrivare da qualche parte
quello che volevo,
non l’avevo mai voluto, se questa era debolezza, si  allora ero debole davvero.
Forse non era un difetto la sensibilità, non era qualcosa da cacciare indietro,
forse era invece qualcosa da coltivare e da impiegare nella mia vita quotidiana.

Forse era questo che volevo.

Quello che si chiama empatia,  entrare in contatto con quello che gli altri provano, percepire a pelle situazioni ed emozioni…
ecco questo sì, questo a volte lo so fare!!

non voglio apparire, voglio essere e esserci,
a costo di sembrare quasi dura.

Ho liberato la mia emotività per la mia famiglia,  per capire i miei figli, per creare con loro qualcosa che nessuno ci potrà mai togliere, quella complicità profonda fatta anche solo di sguardi!
Ho utilizzato la mia emotività sul lavoro, sono insegnante per alunni con bisogni speciali,
dove non è la parola che conta, e neanche essere brillanti, ma il provare quello che loro provano, stare  accanto a loro…
Ho apprezzato tutto quello che la vita mi ha messo davanti, nel bene e nel male,
ho provato anche la malattia,  ma stata una sofferenza che ha arricchito la mia vita,
e tutto questo mi ha reso più forte, ma anche più sensibile a chi soffre.
e sempre più motivata ad apprezzare la mia emotività.
Non ho fatto nessuna carriera, non occupo nessuna posizione particolare,
non sono mai popolare e non sono nulla di speciale,
ma ho  conosciuto  persone speciali,  che mi hanno accompagnato in questo anno,
mi sono dissetata della loro sensibilità.
Questo mi fa sentire speciale ed  essere felice ogni mattina quando apro gli occhi.
Per questo ritengo una cosa buona questo blog,  nato proprio dalla condivisione di esperienze diverse,
nutrito dell’affetto di amiche che mi hanno seguito,
e questo vorrei che restasse,
la mia porta sul mondo, per quello che può servire,  
di sicuro a me serve tanto!
Grazie ancora per avere reso questo anno così speciale!!!!

9 Comments

  • Anonimo

    …ma quant'e' che scriverai qualcosa che non mi fa commuovere????ecco ci sei ,e mi auguro che ci resterai per moltoooo tempo…..grazie un bacio grande Patrizia

  • Anonimo

    Che belle riflessioni, è bello sentire qualcuno che si piace e che nonostante tutto ciò che accade , riesce a essere felice di ciò che la vita le regala.Finalmente qualcuno che non si lamenta e che apprezza la vita x quella che è bella o brutta.Avevo inteso dal tuo sguardo, a Bologna, la dolcezza e la fermezza del tuo carattere.Che dirti….mi son piaciute molto le tue parole…….e un po mi sono rispecchiata. Sveva Mira.

  • Anonimo

    Sono felice di averti incontrata,anche se solo una volta…sei una donna speciale,lo si capisce dal tuo meraviglioso sorriso..grazie di cuore.Francesca Tronci

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