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Per non dimenticare

Questa mattina a svegliarmi non è stata la sveglia,
ma un lungo, sommesso fischio del treno,
quasi un lamento.
E il primo pensiero è andato
a quel 29 giugno di due anni fa,
quando una cisterna trasportata da un treno
si è rovesciata
 trasformando in un inferno
la mia città.
Il pensiero torna all’esplosione,
un forte tuono nel silenzio della notte,
alle sirene impazzite che si sentivano ovunque,
al tam tam di notizie
che giravano in rete,
perchè nessuno sapeva che cosa stava succedendo.
E poi i giorni che sono seguiti,
di dolore, di silenzio, di commozione…
Commozione che non è passata,
 ma che continua a vivere nei nostri pensieri.
Il mio pensiero oggi va
a tutte le vittime di questo disastro
che continueranno a vivere dentro di noi.

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